La notizia era nell’aria da giorni, oggi la conferma: il Sindaco Giacomo Tranchida ha aggiunto il nome dell’avv. Francesco Brillante al consiglio di amministrazione dell’ATM. Era il nome mancante, il quinto, al completamento dell’organismo statutario della partecipata comunale nel settore trasporto al centro di numerose vicende, anche giudiziarie; queste ultime ancora in corso. L’avv. Brillante, dirigente del PD, copre il posto che, nel manuale Cencelli del nuovo rinnovatore, toccava alla lista Demos e che era stato già assegnato, come da accordi, all’avv. Zaccarini che doveva assumere anche la presidenza; ma con la classica manovra di palazzo l’avv. Zaccarini è stato estromesso, al suo posto il ragioniere Murana esecutore materiale, con le sue dimissioni a tempo, della manovra.
Tranchida potrà dire di avere rispettato l’accordo: Brillante, infatti, era stato candidato della lista Demos, anche se era il secondo dei non eletti, al primo posto c’era Nicola Sveglia, nipote dell’on. Paolo Ruggirello. Dal punto di vista logico era il candidato naturale, ma con questo Sindaco le logiche non esistono e ne ha dato l’ennesima riprova : aveva anticipato che avrebbe scelto tra i primi tre non eletti della lista, l’ennesimo sotterfugio; era chiaro che si sarebbe indirizzato su Brillante che, per quanto fosse sempre stato un suo avversario all’interno del PD, sarebbe stato preferito a Sveglia. Così è stato.
Brillante, che ha firmato l’accettazione dell’incarico e che giovedì, in occasione della riunione del Cda, si insedierà nel nuovo ruolo, ai giornalisti fa sapere che lui rimarrà molto vigile su quanto succede all’interno dell’azienda “ se ci sono le condizioni per svolgere con serenità il mio lavoro nell’interesse della città non avrò alcun problema, altrimenti la mia porta d’uscita è aperta”. E aggiunge una battuta salace: “Nel caso, finalmente mi potrò dimettere da qualcosa”, con riferimento alle vicissitudini anche personali all’interno del PD.
Ma la scelta del Sindaco avrà conseguenze sul piano politico. Le voci danno per certo il passaggio all’opposizione del consigliere Domenico Ferrante, unico rappresentante di Demos in consiglio dopo le dimissioni da consigliere di Pellegrino, chiamato a far parte della squadra assessoriale. Viene dato per probabile il passaggio all’opposizione, sia pure fuori dal consiglio, dell’avv. Zaccarini, responsabile legale della lista, e di alcuni degli ex candidati . Ma i mal di pancia, dentro e fuori palazzo D’Ali, non sembrano finiti.
Aldo Virzì