ELEZIONI AMMINISTRATIVE NELLE EGADI: IL PERCHE’ DELLA CLAMOROSA ROTTURA TRA IL PD E FORGIONE CHE FA IL SUO PRIMO COMIZIO

Era una informazione, comunicazione, attesa, non solo dagli abitanti delle isole; arriva all’indomani del comizio del candidato Sindaco Francesco Forgione, accusato di avere scientemente causato la spaccatura della sinistra e soprattutto operato per non permettere al locale PD ( quel che rimaneva) la presentazione di una lista alternativa. Questo giornale, questo giornalista, da Forgione tacciato, pur non facendo il nome, di essere un giornalista - come fosse un offesa – “di cronaca rosa e noir” ( che tristezza per un candidato sindaco con in tasca la tessera dell’ordine ( professionista)! ndr) l’aveva già raccontato ai suoi lettori nei giorni scorsi. Il comizio e questa comunicazione completano il quadro. 

Andiamo con ordine. Oggi è stato reso pubblico un documento rivolto “alle concittadine e concittadini di Favignana, Levanzo e Marettimo” che porta le firme di sette dirigenti o iscritti al PD, tra cui l’ex Sindaco Lucio Antinoro e l’ex segretario comunale del PD Salvatore Tammaro, ma anche di Vincenzo Campo, responsabile comunale di Art. 1. Ritengono doveroso far sapere perché “ non troverete nessun candidato Sindaco e nessuna lista che faccia riferimento  a quel gruppo di persone che dalla candidatura a Sindaco di Peppe Ortisi in poi hanno costituito la spina dorsale di una proposta politica che ha amministrato o fatto minoranza conducendo battaglie di principio” ed enumerano alcune di queste battaglie, spesso vincitrici, quali” la gestione dell’area marina protetta, ma anche il No al parco delle Egadi e del litorale trapanese,  No al degrado e alla speculazione sul territorio (nuova centrale elettrica)” e altri, fatti per concludere che “hanno fatto sì che tanti Egadini si siano riconosciuti e continuano a riconoscersi nel loro operato e nel modo trasparente di intendere l’impegno politico”.

E’ la loro presentazione, poi arriva la spiegazione della mancata presenza: “ dopo alcuni tentativi, tutti falliti, per un’intesa con il candidato Sindaco Forgione, il PD ha rifiutato di farsi dettare regole ed agenda politica da una proposta incoerente e approssimativa, lontana dagli interessi del territorio. Il PD quindi non è presente seguendo l’ampia indicazione dell’ultima Assemblea degli iscritti. Alcuni iscritti al PD, continua il documento, invece, seguendo la linea dettata dalla “corrente” (come lui stesso l’ha definita) di Michele Rallo (principale protagonista e conduttore della trattativa con Forgione conclusasi con la rottura ndr)  hanno aderito alla proposta Forgione, ovviamente a titolo personale” e fanno il nome di Pietro Giangrasso, vice segretario reggente della sezione che con Rallo aveva condotto le trattative.

Questa la polemica, molto dura, con il candidato Forgione e Michele Rallo. Rimane l’interrogativo sul che fare in linea generale : “ A chi ci chiede, scrivono, se ci sono delle figure <riconoscibili nei profili di quel gruppo che tanto ha lottato per le nostre isole> rispondiamo nettamente di NO, perché è nei profili dei candidati a Sindaco che si sintetizza il progetto politico-amministrativo, ed i loro profili sono sconfortanti. Chi la pensa come noi, rifletta sul fatto che tutti siamo responsabili del futuro del nostro Paese e che non possiamo interessarci di politica solo a ridosso delle elezioni. Poi ciascuno deciderà come meglio esprimere il proprio punto di vista nelle urne”.

Il comizio di Forgione. Buona partecipazione anche per la curiosità di questo comizio tra i tanti turisti che ancora affollano le Egadi, il nome è certamente noto per i suoi precedenti politici nazionali. Temi trattati: tanti, forse troppi mancavano volutamente alcune spiegazioni a cominciare dal quel giochino del “ti rubo il candidato”. La buona parte del comizio usciva dalle logiche locali e quindi anche parzialmente condivisibili. Non condivisibili quelli riferiti alla politica di chi dai partiti, a cominciare dal piccolo partito di rifondazione ha avuto l’onore, concordato con una maggioranza politica fatta di partiti, di fare il presidente della commissione antimafia.

Oggi Forgione ha rintanato la politica e i partiti in un angolo: “non faccio politica da circa 10 anni”, e per questo “ non mi interessano le casacche che indossano le persone che condividono il mio progetto”. Siamo alla logica che in questa provincia ha iniziato il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida: destra e sinistra sono ( per loro ndr) la stessa cosa.

Tranchida ha vinto, perché non seguire la sua strada, a maggior ragione se si vota con il maggioritario? E perché fosse chiaro come la pensa, nella parte finale del comizio ha voluto parlare, con la scusa che gli era stato chiesto, il suo pensiero della questione immigrazione. Esordisce dicendo di pensarla come Papa Francesco, solo annuncio nessuna spiegazione che arriva quando, subito dopo, afferma che “ se qualcuno, Ministro dell’Interno e Prefetto pensasse di creare a Favignana un centro di accoglienza per immigrati nell’isola o peggio utilizzare il vecchio carcere, porterò la popolazione dell’isola a Roma a protestare davanti al Ministero dell’interno”. Complimenti! Per molto meno quel Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, per molto meno si è preso i ringraziamenti di Salvini e le prime pagine dei giornali della destra. Ma Forgione è un animale politico di vecchia data e vuole vincere, va bene tutto, anche la battuta finale ( ovviamente solo una battuta) paragonandosi al vecchio Florio, il fondatore delle tonnara, anche lui, come Forgione, era di origini calabresi. Ma risiedevano stabilmente a Palermo, non nelle Egadi.

                                                                                             Aldo Virzì