Mentre 24 ore prima a Trapani si celebrava Nicola Badalucco, il grande sceneggiatore, uomo di cultura, trapanese; a Roma, nelle 24 ore successive, moriva un altro trapanese illustre: Lino Tardia, pittore tra i più noti in Italia e non solo. Due personaggi con storie simili, anzitutto per il loro valore culturale, ma anche del mancato riconoscimento che negli anni hanno ricevuto da questa città. Se il rapporto tra Badalucco e la sua città natale era stato episodico, anche in ragione della sua attività cinematografica, non lo era per Lino Tardia che con la città aveva un rapporto molto forte e continuo. Nei mesi estivi era facile incontrarlo al Corso, condividere quel tratto di strada da trapanese con i suoi amici di sempre, a cominciare dall’amico Umberto Pace.

Tardia era famoso, le sue mostre avevano fatto il giro del mondo, ma non si era mai dato arie, eppure il suo curriculum parla chiaro: conseguita la maturità artistica, rifiutò l’incarico di docenza in Discipline Pittoriche in un liceo artistico di Palermo e si trasferì a Roma, dove si iscrisse all’Accademia di Belle Arti. Qui conobbe Renato Guttuso, del quale fu prima allievo e poi assistente. Fu la svolta del suo accrescimento pittorico e culturale. La città di Roma era quella della Dolce Vita, Lino Tardia la frequentò con intensità diventando amico di molti attori, ma anche di uomini di cultura. A Roma aprì uno studio in Via Margutta, la strada dei pittori.


Tra le tante mostre in Italia e all’estero si ricordano, la personale «In viaggio con i Fenici», presentata nel 1996 alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Spoleto e nel 1997 al Convento San Rocco di Trapani, e l’antologica «La scatola dei miti» presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma nel 2009. La sua ultima mostra ilì 6 ottobre a Roma in cui stata ripresentata in pubblico una delle più belle opere realizzate dal maestro Lino Tardia: “ La scatola dei miti; realizzata nel 2009. Mattatore della serata il critico d’arte Francesco Gallo Mazzeo che ha consacrato Lino Tardia tra i più grandi artisti del secolo scorso. Nel 2003 è stato insignito dal presidente Carlo Azeglio Ciampi della Medaglia d’Oro per i Benemeriti della Cultura della Presidenza della Repubblica.

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