L’analisi fatta dal dott Fiusco sguarcia il silenzio (assenso?) sull’interrogativo D’Alì si, D’Alì no candidato sindaco.
A primo acchito direi no ,ma poi vado indietro e…. E tento alcune riflessioni. D’Alì ha responsabilità di scelte politiche scellerate che vanno molto indietro: coccolò Buscaino per trasferire la stazione ferroviaria a Xitta,poi scelse Laudicina ,e quindi Fazio e poi di nuovo Fazio.
In quel momento storico sollecitai D’Alì (presenti peppone Maurici,Vito Dolce e altro) a scegliere (tra i suoi), Dolce. Ma niente .
Fazio e basta. Capii dopo il perchè: c’ era la cambiale che doveva esser pagata a Fazio, allora aiutante dell avv. Guarrasi (il Cuccia siciliano), per la vendita della banca Sicula.
E gli impegni si rispettano .(Per inciso,Io in quell’elezione diedi l anima per Vito Corte,tradito dai miglioristi ).
Grazie all’American’s cup, ”Quant’altro” ebbe un momento positivo e favorevole, ma il merito non era e non poteva esser del Fazio.
Uno qualunque, anche un ebete, avrebbe avuto successo con D Alì dietro,alle spalle.
Parlo di D’Alì ,non di Guarrasi. Senza dimenticare Bertolaso con pieni poteri.
Poi,ancora, la scelta, si fa per dire, Damiano, che fu votato per avversare Maurici( e me ne dolgo,oggi).
Insomma 20anni di scelte sbagliate tranne una: quando , tutti d accordo, D’Alì sostenne, ad Erice, Tranchida a dispetto di Grimaldi.
Tanto grazie anche a Luigi Manuguerra, il mago. Oggi, D Alì DEVE candidarsi per tante ragioni.
Perchè sol così puo’ chiedere scusa per le dannose scelte del cazzo fatte;
Perchè coi suoi rapporti trasversali potrebbe dare, se vincesse, linfa a questo comprensorio -la grande città-;
Perchè anche il padrone della perrera deve render conto ai propri cani/segugi;
Perchè per D’Alì è meglio candidarsi ed anche perdere che tirarsi fuori o proporre omuncoli;
Perchè deve rimediare al dissesto (compresa riscossione tributi fallita ) del precedessore di Damiano e dell’insipienza-comunque onesta-di Damiano;
Perchè questa volta non può esserci Provincia bis, quando a meta mandato si dimise da presidente ,avendo vinto su Camillo Oddo, nobilmente offertosi a rappresentare il centrosinistra;
Perchè la sede del municipio è a palazzo D’Alì;
Perchè la spocchia del donzello che vien da……….., va smascherata;
Perchè salterebbe l’intreccio Fazio/Tranchida che ha un debito INCONTESTABILE con il senatore trapanese.
Bastan queste ragioni per dire che Tonino D’Alì deve pensarci bene a dire no e non PUO’ ripensarci, se eletto,però..
Considero inevitabile, eticamente e politicamente, la candidatura del berlusconiano.
Mi vien in mente un film: il salotto del boss.
P.s. sento i vari mezzi di informazione e francamente mi chiedo : son mass media o juke boxe? Eccezion fatta per Manca.
Le problematiche relative alle prossime elezioni appartengono a Marte? Sento e leggo solo le strabilianti prodezze del direttore dell asp e del suo staff. Mi vien il sospetto che sia comunicazione pubblicitaria, pagata, camuffata da notizia.
E sarebbe grave e per il committente e per il minimo decoro del giornalismo.

Peppe Bologna
-N.B. – Lo scritto di Peppe Bologna, corrisponde al pensiero del suo autore e non necessariamente alla linea editoriale del giornale.
f.to Il direttore responsabile
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